Guida al Cupro: tutto quello che devi sapere

Introduzione

Il Cupro è un tessuto artificiale ottenuto dalla cellulosa del cotone, in particolare dalla peluria fine che ricopre i semi, chiamata linters. Spesso viene definito una “fibra rigenerata” perché parte da una materia prima naturale (la cellulosa) che viene trasformata chimicamente. Il risultato è un tessuto setoso e traspirante, molto apprezzato in moda per la sua leggerezza e la lucentezza simile alla seta!

La storia del Cupro

Il Cupro ha origine alla fine dell’Ottocento, quando in Germania venne messo a punto il processo cuprammoniacale: un metodo per sciogliere la cellulosa presente nei linters del cotone (fibre troppo corte per essere filate) e trasformarla in una nuova fibra tessile. Brevettato nel 1890, questa data segnò l’inizio di una produzione che presto si estese anche ad altri Paesi europei.

Fonte: Pexels

La fibra conobbe un grande successo tra gli anni Venti e Trenta del Novecento, quando iniziò a essere impiegata come alternativa più accessibile alla seta e come materiale per fodere. La produzione si sviluppò soprattutto grazie all’azienda giapponese Bemberg, che ne divenne il principale produttore e tuttora è sinonimo di Cupro di qualità.

In quegli anni il Cupro fu accolto con entusiasmo perché rappresentava una valida alternativa alla seta, con caratteristiche estetiche simili ma a un costo più accessibile. Col tempo si impose nella moda femminile e nel guardaroba elegante di mezza Europa.

Dopo un periodo di declino, dovuto alla concorrenza di fibre sintetiche più economiche come il poliestere, il Cupro è stato recentemente riscoperto per la sua natura semi-naturale e più sostenibile rispetto ad altre fibre artificiali. Oggi è apprezzato soprattutto nelle collezioni di moda di fascia medio-alta e nel lusso contemporaneo, grazie alla sua morbidezza, leggerezza e traspirabilità.

L’uso del Cupro e le sue caratteristiche

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Il Cupro è spesso utilizzato in abbigliamento e accessori per le sue qualità estetiche e funzionali.

Tra le caratteristiche principali, troviamo:

  • morbidezza e lucentezza simile alla seta, con un tocco fresco e scorrevole;
  • traspirabilità, data dall’ottima capacità di assorbire l’umidità, diventando ideale per l’estate;
  • caduta fluida e quindi perfetta per abiti leggeri, camicie e fodere;
  • delicatezza, poichè è un tessuto elegante ma meno resistente del cotone o del poliestere.

Invece tra gli usi più comuni, risaltano:

  • abbigliamento, quali abiti estivi, bluse, camicie, lingerie;
  • fodere, soprattutto per interni di giacche e cappotti grazie alla scorrevolezza;
  • accessori, come sciarpe, foulard e talvolta tessuti misti per aumentare la morbidezza di capi più strutturati.

Curiosità sul Cupro

Il Cupro viene spesso chiamato “seta artificiale” per la sua somiglianza estetica alla seta naturale. Addirittura, alcuni stilisti lo scelgono come alternativa vegana alla seta, pur rimanendo una fibra chimicamente trattata. Inoltre, viene considerato più sostenibile rispetto ad altre fibre artificiali perché utilizza i linters del cotone, che altrimenti sarebbero uno scarto della filiera tessile!

Sai dov’è molto apprezzato il Cupro? In Giappone e in Europa! Viene gradito soprattutto nell’abbigliamento di lusso, mentre in altri mercati è meno diffuso.

Come accennato, alcuni stilisti lo scelgono come alternativa vegana alla seta, pur rimanendo una fibra chimicamente trattata.

Giappone. Fonte: Freepik

Conclusione

Il Cupro è un tessuto che unisce eleganza, comfort e sostenibilità, nato come alternativa alla seta e oggi riscoperto da brand che puntano su leggerezza e qualità nei loro capi. Versatile e piacevole sulla pelle, resta una scelta ideale per abiti e accessori raffinati.

Hai mai pensato di sostituire il tuo prossimo acquisto di un capo in seta con il Cupro?

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