Guida alla Juta: tutto quello che devi sapere

Introduzione

La Juta è una fibra naturale di origine vegetale, ricavata dal fusto di piante del genere Corchorus, appartenenti alla famiglia delle Malvaceae. È conosciuta per la sua resistenza, rusticità e sostenibilità, e oggi viene riscoperta anche nel settore moda e abbigliamento per il suo look naturale e le sue qualità ecologiche.

Tradizionalmente impiegata per sacchi, corde e tappeti, la Juta ha trovato nuove applicazioni in capi estivi, accessori, calzature e tessuti misti, dove aggiunge texture e autenticità!

La storia della Juta

L’uso della Juta risale a secoli fa, con le prime coltivazioni documentate in India e Bangladesh, dove ancora oggi si concentra la maggior parte della produzione mondiale.

Corchorus, Malvaceae. Fonte: Pexels

Durante il XIX secolo, la Juta divenne uno dei materiali più importanti per l’industria tessile britannica: la città di Dundee, in Scozia, divenne il centro europeo della lavorazione grazie ai commerci con l’Impero britannico.

Con l’avvento delle fibre sintetiche nel Novecento, la Juta ha perso parte della sua centralità industriale, ma negli ultimi anni sta vivendo una riscoperta grazie alla moda sostenibile, che valorizza i materiali biodegradabili e naturali.

L’uso della Juta e le sue caratteristiche

La Juta è apprezzata per la sua combinazione di resistenza meccanica, aspetto rustico e basso impatto ambientale.

Tra le caratteristiche principali, si vede che la Juta:

  • è naturale e biodegradabile al 100%;
  • possiede un aspetto grezzo e tattile, con una superficie leggermente irregolare.
  • ha un buona traspirabilità, ideale per tessuti estivi o accessori;
  • ha un’alta resistenza alla trazione, ma scarsa elasticità;
  • è sensibile all’umidità e alla luce diretta, che può farla ingiallire o indebolire nel tempo;
  • èfacile da tingere, anche se tende ad assorbire i colori in modo non uniforme (parte del suo fascino naturale).
Fonte: Pexels

Riguardo ai suoi utilizzi, viene adoperata in:

  • abbigliamento e moda, come borse, cappelli, scarpe, cinture, capi casual o misti con cotone o lino;
  • design e arredamento, come tappeti, tende, rivestimenti e accessori decorativi;
  • packaging e artigianato, quali borse riutilizzabili, etichette ecologiche, elementi tessili sostenibili.

Differenza tra Juta e canapa

Sebbene entrambe siano fibre vegetali e sostenibili, la Juta e la canapa presentano differenze importanti in termini di origine, texture e utilizzo:

1. Origine

La Juta è una fibra estratta dal fusto del Corchorus, mentre la campana è la fibra estratta dallo stelo della Cannabis sativa.

2. Aspetto

La Juta p più ruvida e rigida, oltre a presentare una lucentezza dorata. D’altro canto la canapa è più liscia e morbida, oltre che di colore grigio-verde.

3. Resistenza

La Juta ha una buona resistenza, ma decisamente minore rispetto alla canapa che è anche molto durevole.

4. Elasticità

Scarsa per la Juta, moderata per la canapa.

5. Utilizzo tipico

La Juta, come si è visto, è stata utilizzata principalmente per sacchi, borse, accessori e tessuti rustici. La canapa è maggiormente usata per l’abbigliamento, i tessuti tecnici e di arredamento.

6. Comfort

A contatto con la pelle, la Juta non è così confortevole e per questo è più adatta agli accessori. La canapa dona, invece, un maggiore comfort e per questo risulta più adatto il suo uso nel settore dell’abbigliamento.

Fonte: Freepik

In sintesi, la Juta è ideale per chi cerca un materiale naturale e decorativo, mentre la canapa è preferita quando servono prestazioni più elevate e comfort prolungato.

Conclusione

La Juta rappresenta un perfetto equilibrio tra tradizione, sostenibilità e stile naturale. Pur non essendo la fibra più morbida o raffinata, conquista per il suo fascino autentico e il suo ruolo crescente nella moda eco-consapevole.

Hai mai considerato la Juta come alternativa sostenibile per borse, cappelli o capi misti?

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